
Tutto ciò che siamo
Tutto ciò che siamo
La nuova mostra personale di Ersilia Leonini
Nelle opere recenti di Ersilia Leonini si afferma con intensità la volontà di oltrepassare ogni narrazione addomesticata del corpo e della bellezza. Corpi distanti dagli stereotipi mediatici – troppo magri, troppo abbondanti, troppo veri – diventano strumenti di racconto e resistenza, superfici fragili e potenti in cui si depositano le pieghe dell’esistenza.
Il suo sguardo è chirurgico e compassionevole allo stesso tempo: ritrae donne reali, spesso amiche e conoscenti, lasciando emergere rughe, cicatrici, tensioni emotive. Ma non c’è mai giudizio, né una volontà di denuncia esplicita: la pittura di Leonini lavora in profondità, sovverte con lentezza, scava senza violenza.
Sullo sfondo, geometrie domestiche, elementi decorativi, giochi di texture e improvvise incursioni di oggetti simbolici – sedie vuote, salvagenti, bambole – creano ambientazioni sospese, quasi teatrali, dove ogni figura sembra stare in bilico tra la memoria e il presente.
La mostra riunisce una selezione di opere inedite e recenti, in un percorso che indaga il rapporto tra identità, corpo e visione, lasciando emergere una pittura che è insieme testimonianza e processo interiore, gesto e silenzio.

Tra le pieghe del visibile
Tra le pieghe del visibile
Laura Serafini inaugura la terza rassegna di arte contemporanea "Mappature". La mostra inaugura venerdí 18 Aprile.
Tra le pieghe del visibile è il titolo della nuova mostra personale di Laura Serafini, che inaugura la stagione espositiva 2025 della Galleria SanLorenzo Arte, all’interno della rassegna Mappature – Geografie dell’arte contemporanea, giunta alla sua terza edizione.
In questo progetto, la pratica artistica di Serafini si concentra sul corpo e sulla sua capacità di attraversare il tempo, la materia, la memoria. I suoi lavori nascono da un gesto paziente e silenzioso che si deposita su vecchie mappe, carte tecniche, cartografie ormai dismesse: supporti nati per misurare lo spazio ma che qui diventano terreno per un’indagine intima, antropologica, mai illustrativa.
Le figure, quasi sempre femminili, non si impongono, ma emergono dal tracciato come da una pelle antica: si mostrano per strati, per assenza, per trasparenza. Come se quel disegno già esistesse, nascosto tra numeri e linee, e l’artista si limitasse a farlo affiorare, con tratti leggeri di china, acquerello, carboncino.
Laura Serafini lavora nel margine sottile tra predestinazione e libertà, tra la trama già scritta e la possibilità di riscriversi. Le sue immagini sembrano trattenere il respiro, muoversi in punta di piedi lungo i bordi del visibile.
In mostra una selezione di opere recenti, dove il corpo – specchio e simbolo dell’identità – si intreccia alla topografia, restituendo allo sguardo uno spazio altro: fragile, sospeso, abitato da domande più che da risposte.
La mostra, a cura di Silvia Rossi, sarà visitabile dal 19 aprile al 18 maggio 2025, con inaugurazione giovedì 18 aprile alle ore 18:00. Ingresso libero.

SilviaRossi @ The Others
SilviaRossi @ The Others
Flavia Bucci, Sara Lovari,Ersilia Leonini e Fabio Presti dialogano all'interno del progetto espositivo "Rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori."
Rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori
Partecipare a The Others rappresenta per la nostra galleria un’opportunità unica di far dialogare le nuove voci dell’arte contemporanea con un pubblico dinamico e ricettivo. Questo progetto fieristico, nato per valorizzare le realtà emergenti e intercettare i linguaggi delle nuove generazioni, sposa perfettamente la nostra visione curatoriale e il desiderio di esplorare la pluralità delle espressioni artistiche attuali.
La nostra installazione studiata per l’occasione, dal titolo Rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori, prende spunto da una citazione da Uno, Nessuno e Centomila di Luigi Pirandello e traduce in arte l'idea di trasformazione, rinascita e riscoperta dell’identità. Non solo quindi un’esposizione fieristica, ma un vero e proprio dialogo immersivo con lo spazio architettonico e le emozioni del visitatore. L’installazione è progettata per invitare il pubblico a lasciare dietro di sé preconcetti e abitudini e a immergersi in un nuovo universo espressivo, dove ogni artista contribuisce con la propria visione al racconto collettivo.