Sara Lovari

Sara Lovari (Avena di Poppi, 1979) costruisce il proprio linguaggio artistico intrecciando materiali, memorie e geografie immaginate. Usa mappe nautiche, libri ottocenteschi, francobolli e piccoli oggetti, componendo assemblaggi e pittosculture che uniscono pittura, scrittura e natura in un’unica trama visiva. Le sue opere sembrano carte sensibili da attraversare con lentezza, dove la navigazione è possibile anche tra poesia e frammento, tra paesaggi interiori e rotte inventate. Colori caldi e terrosi evocano una dimensione antica e familiare, mentre la stratificazione materica restituisce profondità e movimento a superfici che portano con sé storie sedimentate.

Dopo la laurea in economia, si trasferisce in Inghilterra ed esordisce come artista nel 2007. Da allora espone in Italia e all’estero, ottenendo importanti riconoscimenti: finalista al Premio Arte Mondadori (2014) e al Premio Catel (2015), vincitrice del Premio Adrenalina e del Gold Adrenalina (Roma, 2014 e 2016). Nel 2015 realizza la personale Les objects al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona e partecipa a una residenza artistica all’Università dell’Oklahoma, creando un ciclo di opere site specific sul tema del viaggio. Nel 2017 è invitata alla Biennale dell’Uragano presso il National Weather Center di Oklahoma City. La sua pratica, riconosciuta a livello internazionale, continua a crescere come una mappa viva, tracciata tra luoghi reali e immaginari.